Investimenti sul vino: quanto ne sai?

Investimenti sul vino, quanto ne sai?

Quanto sei disposto a spendere per una bottiglia di vino? Sei, per di più, disposto ad investirci?

Forse ti sorprenderà ma, nel 2022 è stato più vantaggioso investire nei cosiddetti fine wines (vini pregiati) piuttosto che in Borsa.

A quanto pare, investire nel vino è molto più redditizio e sicuro che investire in un immobile e già vedo la tua faccia sbigottita da buon italiano risparmiatore (scusi, per il materasso?). Dammi fiducia, approfondiamo meglio l’argomento e alla fine potrai trarne le tue conclusioni più scettiche😉

Investimenti sul vino: quanto ne sai?Una bottiglia di vino è un bene non solo di lusso, ma il suo valore si protrae nel tempo, anche in periodi di forte inflazione e, infine, è in grado di raddoppiare o triplicare il suo prezzo in dieci o più anni.

In quest’ultimo anno, secondo Liv-ex (la Borsa del vino con sede a Londra), i vini pregiati hanno largamente superato i titoli azionari tradizionali, grazie a etichette note come quelle della Borgogna e dello Champagne.

Anche l’Italia, che di solito è sempre considerata il fanalino di coda in tutto, detiene una posizione di forte vantaggio su due fronti: da un lato collezionisti super appassionati e dall’altro le cantine più importanti al mondo, e possiede il 16% del mercato internazionale.

Quanto è sicuro investire sul vino?

Quando nel febbraio 2020 si è registrato un crollo di quasi il 30% sui mercati (causa pandemia), il Liv-ex Mid Price è sceso solo del 4%. Da inizio millennio, si è verificata una crescita del +198%:

Il vino è quel prodotto che migliora nel tempo e viene effettivamente consumato e dunque, certe annate, sono più difficili da reperire. Un elemento esclusivo che, insieme all’invecchiamento, lo rende altamente appetibile per i grandi collezionisti.

Ma non bisogna farsi prendere dalla fretta: su un primo investimento di 10,000 euro (la cifra minima per iniziare), per vedere il primo raddoppio del capitale bisognerà pazientare almeno 5 anni.

Sarà un cliché, ma il vino più invecchia e più è buono e così funziona per il suo investimento.

Investire sul vino: come funziona?

C’è sicuramente una prima fase di consulenza: è molto importante affidarsi a degli esperti che conoscano il mondo degli investimenti, specializzati in quelli vitivinicoli.

Dopo di che, c’è la fase d’acquisto e di stoccaggio delle bottiglie. Sempre a detta degli esperti, le bottiglie non vengono conservate a casa dell’investitore, ma solitamente loro stessi hanno dei depositi di sicurezza, dove vengono conservate le bottiglie, rispecchiando i gusti requisiti (controllo temperatura, luce, ecc.)

Nel mentre, il tempo passa e il vino migliora: durante questa terza fase, l’investitore deve un po’ “dimenticarsi” dell’investimento e attendere.

Al termine, o si stappa la bottiglia, godendo dei suoi frutti, oppure viene reimmessa sul mercato, ad un prezzo nettamente superiore.

Quali sono i migliori vini su cui investire?

Un vino da investimento deve avere:

  • storia e prestigio
  • punteggio alto dai migliori critici (minimo 90/100)
  • richiesta alta sul mercato

Al momento, rispondono a questi criteri i grandi nomi francesi (Bordeaux, Borgogna, Rodano e Champagne), qualche spagnolo e le classiche etichette italiane del Piemonte, Veneto e Toscana. A livello internazionale, invece, California e Cile sono i più quotati.

Quali sono i rischi che si corrono investendo in fine wines?

Non affidarsi a dei consulenti di settore, un prezzo d’acquisto troppo alto e soprattutto ciò che fa destare particolare sospetto è uno stoccaggio errato che potrebbe danneggiare il prodotto.

È tuttavia un mercato in continua crescita, con una produzione costante e un’alta richiesta che merita almeno di farsi conoscere.

Ad avvalorare la tesi è il fatto che il vino è l’investimento perfetto in quanto il rischio è nettamente inferiore agli investimenti del mercato azionario, oltre che molto più stabile (dal 2004, gli investimenti nei vini della Borgogna hanno visto un rendimento del +803% e dello Champagne del +634%; a confronto, il mercato azionario, ha visto un +325%).

 

Ed ecco come, in pochi decenni, un prodotto considerato come una bevanda semplice, che accompagna salume e formaggio, diventa sempre più richiesto e acquisisce un valore inestimabile, relativamente sicuro e altamente redditizio.

E tu? Conoscevi il mondo degli investimenti vitivinicoli? Se già conosci il tipo di settore, condividi la tua esperienza qui sotto nei commenti!

Comments ( 2 )
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