Presentazione Ufficiale Poggio 2020

Presentazione Ufficiale Poggio 2020

Il viaggio itinerante del Poggio, dal vigneto al calice, è un po’ come il viaggio di un uomo alla ricerca di se stesso. 

Dal vigneto più vecchio, quello vicino al lago, ricco di filari di Cabernet Sauvignon e Merlot degli anni ’70, le uve confluiscono in cantina verso la fine di settembre e vengono accuratamente lavorate da Luca, direttore ed enologo di Cantina Il Poggio, che ogni anno ha la responsabilità di assicurarci un Poggio eccellente.

Il Poggio prende forma in una botte d’acciaio e resta lì un anno; a seguire, lo trasferiamo nella barricaia, una parte in barrique e una in tonneaux, tutto in rovere francese, ma di diverse tostature e annate. Ogni botte, piccola, grande, tostatura media, tostatura forte, rilascia al vino i suoi aromi che la caratterizzano e così il Poggio raggiunge la complessità ricercata, la sua peculiare saggezza.

Una volta terminato il viaggio nelle botti, travasiamo tutto il vino di nuovo nelle vasche d’acciaio, per una stabilizzazione di qualche mese. Infine, lo imbottigliamo e lo lasciamo riposare sulle scansie per ancora un anno, dove svilupperà i suoi aromi terziari tipici di ogni vitigno che lo compone.

Il Poggio 2020 però ha qualcosa in più, non solo nel vino, ma anche nei nostri cuori e nei nostri ricordi. Un annata di avvenimenti sconcertanti, grandi cambiamenti. Ed è proprio quando il clima, la natura, hanno cominciato a riappropriarsi dei loro spazi e dei loro tempi. E così anche l’uva ne ha giovato, regalandoci un Poggio davvero unico.

Ma c’è un segreto del Poggio che non ti ho ancora svelato, la firma dell’enologo, che lo contraddistingue da altri tagli bordolesi.

Vieni all’evento del 10 febbraio 2024, Verticali Vecchie Annate, qui alla Cantina Il Poggio, dove presenteremo ufficialmente il Poggio 2020.

Ti aspettiamo! (prenotazione obbligatoria)