Malvasia Aromatica di Candia: storia di territori + il Festival

La Malvasia Aromatica di Candia

 

In passato, quando di vino stavo cominciando a capirci qualcosa, tra naso sui libri e corsi Onav ( www.onav.it ), sfruttavo ogni occasione enogastronomica (cene, brunch o aperitivi interminabili)  per cercare di capire i miei gusti, scoprendo che le bollicine mi destano una particolare curiosità. 

Sceglievo il Prosecco (quando costretta), il Franciacorta (quando dovevo accontentare gli altri), il Trento DOC (quando la possibilità di trovare qualcosa di buono era nettamente superiore al resto presente nella carta), ma evitavo, senza ritegno, la Malvasia.

Errore. Gravissimo errore. 

Essendo toscana, quindi composta al 99% di campanilismo e orgoglio regionale, reputavo la Malvasia uno di quei vitigni sopra la sufficienza, molto dolce, piacevole solo al palato dei profani e quindi non meritava di certo le mie attenzioni. 

 

Quando cominci ad innamorarti di un territorio, ti innamori anche dei suoi usi e costumi, comprese le sue prelibatezze enogastronomiche, no? 

A me è successo tutto l’opposto. 

 

Ormai sono due mesi che sono approdata alla Cantina Il Poggio e il nostro Spumante Extra Brut è 100% Malvasia Aromatica di Candia: Mattia ha cominciato a raccontarmi la sua storia, il primo libro che mi ha assegnato da leggere è stato proprio “La Malvasia di Parma. Passato, Presente e Futuro”

Così, ho cominciato ad incuriosirmi, a versarmi qualche bicchiere di Parmigianino in più e a cercare con il naso il suo perché. 

E’ finita che la Malvasia ha cominciato a farmi apprezzare questo territorio: ho cominciato a documentarmi, a scoprirne la storia e le vicissitudini (incluse le varie leggende che le ruotano attorno) ed è con questo articolo che voglio iniziare a parlarne (perché si, è solo l’inizio). 

 

Cenni Storici – per iniziare

C’era una volta, nella penisola del Peloponneso, un antico borgo circondato da mura, di nome Monemvasia, il cui significato è “porto con un’unica entrata”. Qui, dall’inizio del Medioevo fino al tardo Rinascimento, si soleva raccogliere i vini provenienti dalle isole vicine, tra cui quelli di Creta la quale, all’epoca, si chiamava Candia. 

In quegli anni, la Repubblica di Venezia, giocò un ruolo fondamentale: cominciò a commercializzare la Malvasia sia in Italia che in tutta Europa, storpiando il nome da Monemvasia a Malavagia, arrivando al 1214, quando venne nominata definitivamente Malvasia. 

 

Dal XIV al XVII secolo, la Malvasia fu il vino più famoso d’Europa: veniva consumato alle feste, alle cerimonie religiose, i locali dove si mesceva e le Calle di Venezia prendevano il nome dal vitigno stesso.

Per la Serenissima, il commercio di questo vino rappresentava una voce di bilancio non indifferente: così, i veneziani cominciarono a piantare viti lungo tutta la costa Adriatica, completando infine tutto il Centro-Italia, sia con la Malvasia, sia con uvaggi che le somigliavano. Ecco perché di Malvasie ne esistono 19 varietà, con 19 DNA differenti, che percorrono quasi interamente tutta la penisola italiana. 

 

Malvasia Aromatica di Candia

In Emilia Romagna, più specificatamente nella zona di Parma, Piacenza e Reggio Emilia, viene coltivata la Malvasia Aromatica di Candia.

Secondo alcuni studi, possiamo presupporre che sia il risultato della Malvasia Aromatica di Parma e un altro vitigno tutt’ora sconosciuto, di cui però si riscontra un rapporto genetico con il Moscato bianco. 

Questo tipo di Malvasia detiene un corredo aromatico ricco e complesso , con profumi che ricordano l’arancio, il cedro, il limone, frutta gialla come pesca e albicocca e sentori floreali come l’acacia e la lavanda, note mielate e spezie, come la salvia, che chiudono il sorso con un leggero gusto amaricante, per nulla invasivo.

Insomma, basta mettere il naso dentro il bicchiere, chiudere gli occhi e ritrovarsi lungo la costa, immersi nel classico paesaggio del Mar Mediterraneo, con tutti i suoi profumi freschi e colorati. 

La Malvasia è un vitigno estremamente versatile, si presta a vini secchi e semidolci, frizzanti, passiti, eccellente nella versione spumantizzata. 

Il grappolo ha una buccia spessa, ecco perché la quantità di aromi è davvero notevole, perché è proprio qui che li ritroviamo.

A noi piace servirla in degustazione con le olive degli oliveti della nostra tenuta, lasciate marinare in un mix di sale, pepe, limone, aglio, finocchietto, foglie di alloro e scorza d’arancia, ma sta benissimo anche con un tagliere di salumi o primi piatti burrosi, come i tortelli alle erbette, tipici della tradizione parmigiana. 

 

Il Parmigianino

Quando si beve bollicine di solito è aria di festa e con la bottiglia giusta ogni occasione è buona per festeggiare 🥂

Il Parmigianino, Malvasia Aromatica di Candia 100%, è lo Spumante DOC Extra Brut della Cantina Il Poggio

Fine ed elegante, Il Parmigianino regala spensieratezza e ci disseta nei momenti più belli, quelli in compagnia delle persone a cui vogliamo bene.

Fermenta a temperatura controllata, viene imbottigliato la primavera successiva alla vendemmia, dopo una lenta rifermentazione in autoclave.

Limpido con riflessi dorati, profumo intenso, delicato e caratteristico, nella nostra versione spiccano sentori di pesca, salvia e biancospino.

Ottimo per i palati che non amano la dolcezza artefatta, ma piuttosto sono alla scoperta dei sapori genuini. 

Per avere maggiori informazioni su Il Parmigianino, non esitare a contattarci o  vieni direttamente a trovarci in degustazione! 😉

Festival della Malvasia

La Malvasia mi ha letteralmente stregato, la sua storia di certo non può terminare qui, infatti ne riparleremo più e più volte. 

Dietro la Malvasia, c’è un passato fatto di uomini, terreni, metodi, tradizioni delle diverse aree del Mar Mediterraneo, storie che si sono intrecciate tra loro grazie ad un vitigno. 

 

A volte è un territorio che salva il vino, a volte è il vino che salva un territorio. 

E noi della Cantina Il Poggio crediamo nel forte potenziale della nostra amata Malvasia

 

Ti ho incuriosito e vuoi approfondire anche tu la sua storia?

Comincia festeggiando! 🥂Segna in agenda 20 e 21 Maggio 2023 e vieni a trovarci al Festival della Malvasia a Sala Baganza (PR). 

 

Non mancare! 😎 

 

Cheers 🥂

Alessandra 

 

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