Cabernet Sauvignon, vitigno più coltivato al mondo

Cabernet Sauvignon, vitigno più coltivato al mondo

Che dire del Cabernet Sauvignon, vitigno più coltivato al mondo ?

Il vitigno da “uve da tavola” più coltivato è il KYOHO di origine Giapponese e molto diffuso in Cina con oltre 365mila ettari in tutto il mondo.

Il vitigno da “uve da vino” più coltivato è invece il CABERNET nella sua declinazione di Sauvignon con oltre 341 mila ettari in tutto il mondo.

ORIGINI

Il Cabernet è un vitigno considerato comunemente di origine francese, ma è diffuso e considerato ormai tipico anche in tutta Italia e nelle cosiddette zone del nuovo mondo vitivinicolo come Australia, Nuova Zelanda e USA. Il Cabernet Sauvignon è un ibrido che nasce dall’incrocio spontaneo, avvenuto probabilmente nel XVII secolo nella zona di Bordeaux, tra il Cabernet Franc (vitigno a bacca rossa) ed il Sauvignon Blanc (vitigno a bacca bianca), riassumendo in un’unica varietà le migliori caratteristiche di entrambi.

Il nome Sauvignon deriverebbe dalla parola francese “sauvage” (selvaggio), per la robustezza dei ceppi che riescono quindi a crescere anche “selvaggi” ovvero poco addomesticati.

ZONE DI DIFFUSIONE: Francia (Bordeaux, Médoc), Italia (Toscana, Friuli e il vecchio granducato di Parma e Piacenza – sviluppo avvenuto durante il regno di Maria Luisa d’Austria, meglio conosciuta come la moglie di Napoleone Bonaparte), California (Napa Valley and Sonoma County), Cile, Australia, Argentina, Spagna, Sudafrica.

Quello del Cabernet Sauvignon è un vitigno ricco e poliedrico, la cui importante struttura tannica può dare vita a vini estremamente complessi e longevi. E’ la varietà di uva da vino più coltivata al mondo, spesso assemblato per creare blend con uve quali Merlot e Cabernet Franc nei cosiddetti tagli bordolesi.

CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE

Vinificato in purezza, il Cabernet Sauvignon da origine ad un vino di colore rosso rubino molto intenso spesso impenetrabile, con sfumature violacee, quasi blu. E’ un vitigno decisamente esuberante e con aromi di forte identità. Ha un naso complesso con caratteristiche che ricordano innanzitutto aromi di frutti a polpa rossa e scura come i mirtilli, l’amarena, la prugna, la mora ed il ribes nero, ma anche tracce di sottobosco come muschio. Questi profumi in certi casi si integrano meravigliosamente con note di peperone, ereditate dal Sauvignon Blanc, che emergono in particolar modo quando il Cabernet Sauvignon è coltivato in climi freschi. L’affinamento in legno del Cabernet Sauvignon permette un’evoluzione degli aromi verso ammalianti note terziarie, balsamiche e speziate, come l’eucalipto, la menta, il tabacco, il caffè tostato ed il cacao amaro.

Al palato è caldo, ampio e corposo; gode di una eccellente struttura e i tannini avvolgono la bocca con maestria, grazie all’elevata quantità di sostanze polifenoliche presenti nella buccia. I tannini, combinati con una discreta acidità e una buona presenza alcolica, fanno sì che il Cabernet Sauvignon sia un vino estremamente longevo: si presta molto bene all’affinamento in legno, che lo rende più morbido e rotondo.

Essendo la buccia così carica di sostanze polifenoliche, a seconda dei tempi di macerazione, otterremo vini più o meno leggeri, più o meno concentrati.

ABBINAMENTO GASTRONOMICO

Il vino Cabernet Sauvignon si presta a molti abbinamenti ma uno principe è sicuramente la carne: la selvaggina, speziata ed aromatica, come il cinghiale, il capriolo, il fagiano. Questi ne esaltano le note di ginepro. Ottimo accompagnato da piatti grassi e ricchi come gli arrosti, i brasati, i sughi e gli intingoli; ma anche piatti più estivi, come le grigliate di maiale.

Interessanti abbinamenti cibo-vino Cabernet Sauvignon possono essere quelli con il tartufo o con primi piatti come il risotto alla milanese. Va servito a 16-20 gradi, in calici ampi di medie-grandi dimensioni per permettere una corretta ossigenazione per godere al meglio dei suoi aromi.

IL POGGIO

Qui in Cantina il Poggio, il Cabernet Sauvignon è uno dei vitigni più vecchi tra quelli coltivati all’interno della Tenuta. Il primo piede, infatti, è stato piantato dal buon Santino, il vecchio custode di quella che allora era solo una azienda agricola abbandonata, nel 1976 contestualmente alla creazione del lago: infatti, per noi il vigneto del lago rappresenta nell’ideale il Cabernet Sauvignon, che cresce ancora rigoglioso grazie alla presenza di scisti gessose nei terreni.

In una bottiglia di “Poggio”, una piccola percentuale di Barbera, tipica ed autoctona, incontra le uve rosse più importanti del mondo, Cabernet Sauvignon e Merlot, che la nostra collina fa crescere in modo esaltante. Con questo triplice blend costruiamo una storia di aromi internazionali e locali, tipici ed esotici, lasciando macerare nel vino così ottenuto gli acini interi di Bonarda appassita al sole, un’uva carica come nessun’altra di profumi di frutta rossa (vi ricordate Sangiovese, Lambrusco e Gutturnio, i grandi tipici emiliani?).

Un anno di affinamento in legni di diversa dimensione e tostatura aumenta la complessità, prima dell’ulteriore riposo di almeno un anno in bottiglia. Così si esaltano i sentori fumé della Barbera, la potenza di Cabernet e Merlot, e la delicatezza raffinata e intrigante della Bonarda.

Il “Poggio” è un vino irriverente, forte e allo stesso tempo fine, incredibilmente rotondo e spiazzante: nasce libero da vincoli con la storia, ma affonda le radici nella macerazione in tino dopo la pressatura con i piedi fatta dai bambini.

Link utili:

Cantina Il Poggio

https://cantinailpoggio.it/

Il nostro Poggio

https://cantinailpoggio.it/poggio/

I 10 vigneti più diffusi al mondo

https://www.finedininglovers.it/articolo/ecco-i-10-vitigni-piu-diffusi-del-mondo

Post a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *