Il vino italiano in Cina: l’esperienza di Cantina Il Poggio

Il vino italiano in Cina: l’esperienza di Cantina Il Poggio

Il vino italiano in Cina: la mia esperienza al China International Import Expo

 

Due settimane fa ho avuto l’onore di rappresentare Cantina Il Poggio al China International Import Expo di Shanghai, uno degli eventi più importanti per il mercato cinese. Questa partecipazione è stata possibile grazie al rapporto decennale che abbiamo costruito con il nostro partner locale, Shangai Yiyi Int. L Trading Co LTD  Insieme, abbiamo deciso di investire in uno stand espositivo, portando il nostro vino direttamente al cuore di un pubblico sempre più interessato alla cultura enogastronomica italiana.

Il consumatore cinese e il vino italiano

Negli ultimi anni ho notato un crescente interesse da parte del consumatore cinese verso il vino, in particolare per i rossi fermi strutturati. Questo trend è confermato anche dai numeri: quest’anno abbiamo esportato 3.000 bottiglie di Otium, il nostro rosso fermo non barricato, un risultato che testimonia come i gusti del mercato cinese stiano evolvendo.

All’inizio del nostro rapporto con Yuyu International, abbiamo esportato anche spumanti e bianchi fermi base Malvasia, ma nel tempo l’attenzione si è concentrata su vini come il rosso fermo e il passito. Questo ci ha spinti a focalizzare la nostra produzione per rispondere meglio ai gusti del pubblico locale, che apprezza vini dal grado alcolico più elevato, una caratteristica particolarmente importante per il consumatore cinese medio.

Il panorama del vino alla fiera

Il padiglione dedicato al vino alla China International Import Expo era vasto e ricco di stand che rappresentavano le principali nazioni vitivinicole: Francia, Georgia, Australia e, ovviamente, Italia.
Tra tutti, mi ha particolarmente colpito lo stand della Georgia, che aveva ricreato un treno simbolico. Ogni “fermata” rappresentava una diversa regione vitivinicola del Paese. Questa presentazione non solo era scenografica, ma dimostrava un forte spirito di cooperazione tra le cantine georgiane, tutte unite sotto un unico concept. Un esempio di sinergia che potrebbe essere d’ispirazione anche per altri Paesi, Italia compresa.

Le sfide del mercato cinese

Nonostante il crescente interesse verso il vino italiano, il mercato cinese sta attraversando una fase di leggera stagnazione. Non si tratta di una diminuzione dell’interesse, ma piuttosto di una situazione economica instabile che rende il consumatore più cauto negli acquisti.
Inoltre, uno degli ostacoli principali è la scarsa formazione del consumatore medio sul mondo del vino. Molti si lasciano impressionare più dal grado alcolico che dalle caratteristiche organolettiche di un vino. Questo rappresenta sia una sfida che un’opportunità: educare il consumatore cinese potrebbe aprire nuove prospettive di crescita per le cantine italiane.

Il futuro del vino italiano in Cina

Partecipare al China International Import Expo è stata un’esperienza estremamente formativa e stimolante. Il mercato cinese è in evoluzione, e credo che, con il giusto approccio, ci siano margini significativi per far conoscere sempre meglio la cultura vitivinicola italiana. Come Cantina Il Poggio, siamo orgogliosi di contribuire a questo dialogo, portando un pezzo della nostra tradizione a migliaia di chilometri di distanza.

Lavorare in questo mercato significa non solo esportare vino, ma anche trasmettere la nostra passione, raccontare le storie che stanno dietro ogni bottiglia e creare un ponte culturale tra due mondi che, seppur lontani, si stanno avvicinando sempre di più.

Grazie a tutti coloro che rendono possibile questo viaggio, anno dopo anno.

Luca Gualdana
Enologo, Cantina Il Poggio